Intervista a Chef Flavio Costa
Barilla Al Bronzo
Come nasce la passione per la cucina e come si fa a catturare un pubblico di tante persone cucinando dal vivo? Ce lo raccontano Flavio Costa e Diletta Secco, in un’intervista dal sapore eccellente.
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Flavio Costa, nato nel 1970 fin da piccolo ho sempre pasticciato con la nonna e la mamma, da qui la decisione di iscrivermi alla scuola alberghiera di Finale Ligure, cominciando nelle stagioni estive a farmi le ossa in Sardegna. Passato poi verso altre esperienze, è forse con Corrado Fasolato a Borgo San Felice (Siena) che ho avuto i maggiori stimoli a seguire un certo tipo di cucina. Ancora un po’ di esperienze e l'avvicinamento a casa mi hanno portato al Palma di Alassio dai Viglietti per poi nel 1999 ad aprire il mio primo ristorante.
A piccoli passi e con tanti sacrifici anche dei miei genitori ho improntato il locale sulla ricerca della qualità assoluta in tutti i reparti, da qui sono arrivati i primi grandi riconoscimenti, dalla stella Michelin nel 2003 ad avere un ottimo punteggio su tutte le maggiori guide, senza mai dimenticare la cosa più importante, il riconoscimento dei clienti.
Da metà aprile 2013 ci siamo trasferiti in una nuova location ad Albissola Marina, locale storico di questa cittadina il locale, 30/35 coperti, che aveva come punta di diamante una bellissima terrazza al secondo piano con vista sul mare.
Il nome del locale è “21.9” nome dedicato alle mie figlie nate il 21 settembre 2009.
Il ristorante era situato nel pieno centro storico di Albissola Marina, a pochi km da Savona e città famosa per le sue ceramiche.
Nel febbraio del 2016 il grande passo con tutte le speranze e le paure di un trasferimento importante quello all’interno della Tenuta Carretta a Piobesi d’Alba, grande cantina e location nel cuore del Roero nella patria di alcuni dei più grandi prodotti d’Italia, tartufo bianco e nebbiolo.
Questa volta la location è splendida in una cascina contornata da vigneti nella più assoluta tranquillità dove finalmente posso esprimermi a 360° avendo anche 10 camere di charme e spazi interni ed esterni importanti.
L’insegna è oramai sempre quella Ristorante Albergo di Charme “21.9”.
Cucina “calda”, moderna, istintiva, lineare ed immediata, freschezza, leggerezza e incisività, questi gli aggettivi che mi vengono in mente per descrivere la mia cucina, costruita su tre ingredienti principali, difficile che ve ne siano di più, oltre al pesce amo cucinare ortaggi, frattaglie e selvaggina di ogni genere con l'aiuto di molte erbe aromatiche.
In Liguria la cucina era basata sulle materie prime del territorio, come gli ortaggi della piana di Albenga (zucchette trombette, carciofi, asparagi violetti e pomodoro cuore di bue i principali), le carni dell'entroterra soprattutto agnelli, capretti, pollame e naturalmente i pesci del nostro mare, dai pregiato crostacei di Imperia al pregevole pesce azzurro al pescato della nostra costa forniti da piccoli e medi pescherecci.
Naturalmente senza dimenticare che per ottenere qualcosa di buono da questo mestiere bisogna avere una passione illimitata che ti fa restare in cucina anche tutto il giorno facendo grossi sacrifici, per questo non smetterò mai di ringraziare tre persone, mio papà che non c'è più, la mamma ancora nel ristorante e mia moglie Roberta.... e naturalmente le mie due gemelle Alice ed Elisa di tre anni e mezzo.